Il tempo stringe per preservare i preziosi manufatti registrati su una tecnologia obsoleta, con la scadenza finale che si avvicina rapidamente.
Mancano pochi anni alla “scadenza” per preservare i contenuti registrati su formati obsoleti ma gli esperti sperano di trovare presto una soluzione.
Secondo l’UNESCO, diventerà problematico, se non impossibile, riprodurre e conservare contenuti come nastri audio e video dopo il 2025.
L’Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies afferma che le comunità e le istituzioni culturali di tutto il mondo hanno collezioni inestimabili di storie audiovisive che sono a rischio di perdita permanente.
“Con l’avvicinarsi della Scadenza 2025, le crescenti sfide per la conservazione di queste raccolte includono come individuare dispositivi di riproduzione e pezzi di ricambio adeguati e come garantire la formazione e il mantenimento del personale tecnico con competenze pertinenti”, ha affermato AIATSIS.
Questa settimana esperti in gestione delle collezioni e tecniche di digitalizzazione si incontreranno online per identificare le prospettive per evitare gli scenari peggiori previsti.
Il simposio Common Problems Shared Solutions è in collaborazione con il National Film and Sound Archive of Australia.
I partecipanti discuteranno le possibili opportunità per supportare la conservazione continua dei supporti magnetici a rischio in Australia oltre il 2025.
Originariamente pubblicato come Modi per salvare le registrazioni su elettronica obsoleta oltre il 2025 da esaminare al simposio