Una cosa divertente accade quando l’hobbista medio di elettronica invecchia: i loro occhi, beh, semplicemente non funzionano come prima. Ma cosa succede se la tua vita è iniziata con una visione compromessa? In questo post epico del forum (Google tradotto dal polacco all’inglese), incontriamo un hacker quasi cieco [Urgon]. Entra nei dettagli sulla sua condizione e su come influisce non solo sulla sua vita quotidiana, ma anche sulle sue capacità di ingegnere elettronico. O al contrario, come? no.
[Urgon]la storia delle origini è familiare. A otto anni smonta il suo primo televisore. La sua autoeducazione continuò usando la sua visione rimanente per assorbire ogni frammento di letteratura sull’elettronica su cui poteva mettere le mani. Una madre ben intenzionata ma protettiva lo tenne lontano dai saldatori, temendo che la stretta vicinanza al suo occhio sano potesse non essere di buon auspicio per la sua visione residua.
Nonostante un occhio fallito, e l’altro avesse un glaucoma piuttosto grave, [Urgon] ha perseverato. Usa le tecnologie assistive come ci si aspetterebbe, ma nota che in tempi più recenti alcune eccellenti gratuito il software ha superato alcuni dei prodotti commerciali che usava in passato.
Mentre anche i vedenti tra noi spesso evitano i componenti SMD, [Urgon] si tuffa direttamente. I pacchetti SOIC e le parti 0805 non lo trattengono. Torce luminose a LED, zoom con il suo smartphone e sicuramente una buona dose di pazienza rendono possibile il suo hackeraggio.
Questo non vuol dire che [Urgon] non ha avuto incidenti degni di nota. Ha subito una scossa elettrica dai condensatori da 400 V in un alimentatore ATX, si è bruciato la faccia con il suo saldatore ed è persino riuscito a calpestare un pacchetto DIP. A piedi nudi. Sì, i perni erano rivolti verso l’alto.
Ma aspetta, c’è di più! In questo post di follow-up, [Urgon] discute più tecnologie assistive/adattative e come gli hacker come te e io possiamo concentrare i nostri sforzi su cose che i non vedenti troveranno più utili.
I nostri cappelli sono fuori per [Urgon] e quelli come lui che perseverano nonostante le avversità. Tutti possiamo imparare da [Urgon]lo spirito hacker e la sua dedizione al mestiere. Di recente ne abbiamo coperti alcuni hacker di software ciechi che si sono assunti la responsabilità di pilotare aerei passeggeri– virtualmente, ovviamente!
Grazie a [Moryc] per l’ottimo consiglio!